Cellulite: comprendere e trattare un inestetismo complesso

La cellulite, o Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (P.E.F.S.), è un’alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo dovuta a un cattivo funzionamento del microcircolo. Si manifesta inizialmente come ritenzione idrica e, nei casi più avanzati, con l’aspetto a ‘buccia d’arancia’ e la formazione di noduli.

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Cause e fattori predisponenti

Con il termine cellulite si indica un’alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo che evolve nel tempo da semplice ritenzione idrica a una vera e propria panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.).
È una condizione di origine multifattoriale che coinvolge
microcircolo, metabolismo e assetto ormonale.

Le cause principali comprendono fattori genetici, ormonali, vascolari e metabolici, aggravati da uno stile di vita sedentario, fumo, abitudini alimentari scorrette e stress.
È pressoché assente negli uomini e colpisce fino al 90% delle donne, per effetto degli
estrogeni, della contraccezione ormonale e della particolare disposizione verticale dei setti fibrosi che ancorano la pelle ai muscoli attraversando il tessuto adiposo.

Questi setti, quando si accorciano e si irrigidiscono, trazionano la pelle determinando la comparsa dell’aspetto “a buccia d’arancia”.

Gli stadi evolutivi

L’evoluzione della cellulite segue una progressione in quattro stadi clinici:

  1. I stadio – Edematoso: ritenzione di liquidi e gonfiore locale.
  2. II stadio – Fibrotico iniziale: danno cellulare e inizio della fibrosi.
  3. III stadio – Fibrosclerotico: ispessimento e rigidità dei tessuti.
  4. IV stadio – Nodulare: presenza di micro e macronoduli palpabili e visibili.



Una valutazione ecografica di precisione consente di identificare lo stadio evolutivo e stabilire il trattamento più appropriato.
L’intervento precoce, nel primo o secondo stadio, offre i risultati migliori e più duraturi.

Le terapie tradizionali e i loro limiti

Negli anni, numerose metodiche sono state impiegate per contrastare la cellulite, con risultati variabili in base allo stadio evolutivo della patologia.
Alla fine degli anni ’70 la
mesoterapia rappresentò la prima tecnica diffusa: consisteva nell’iniezione di piccole quantità di farmaci vasoattivi mediante aghi sottili.


Oggi, in sostituzione dei farmaci non più disponibili, vengono utilizzate varianti come l’
ossigeno-ozono terapia o la carbossiterapia.

Queste metodiche, pur offrendo una discreta efficacia nei primi stadi, presentano tuttavia alcuni limiti:

  • carattere invasivo, con numerose iniezioni su aree estese;
  • possibile dolore o fastidio durante la seduta;
  • rischio di complicazioni locali;
  • efficacia ridotta negli stadi avanzati, dove possono indurre cedimenti cutanei per liberazione di liquidi dai mesoglicani.

Per questo motivo, la tendenza più moderna è orientata verso trattamenti non invasivi, mirati a ristabilire la funzionalità del microcircolo e la struttura del tessuto adiposo, riducendo al minimo il disagio per il paziente.

Le tecnologie Fisioestetica per il trattamento della cellulite

Presso Fisioestetica-Catania la diagnosi e il trattamento della cellulite si basano su un approccio medico e personalizzato, supportato dalle tecnologie più avanzate disponibili nel campo della medicina estetica non invasiva.
L’indagine
ecografica di alta gamma consente di individuare con precisione lo stadio evolutivo della panniculopatia, così da selezionare il protocollo più efficace.

Trattamento degli stadi iniziali (edematosi)

Per i primi stadi, caratterizzati da ritenzione idrica e alterazione del microcircolo, Fisioestetica utilizza:

  • Pompa Diamagnetica: consente l’infiltrazione transdermica di principi attivi senza aghi, migliorando il drenaggio e l’ossigenazione dei tessuti.
  • Vacumed Wejergans: metodica indolore basata sulla terapia del vuoto intermittente, che ripristina il corretto ritorno veno-linfatico e la funzionalità endoteliale.
    È oggi considerata
    più efficace e sicura della mesoterapia, oltre che più economica.

Trattamento degli stadi fibrotici e sclerotici

Quando la cellulite evolve verso la fibrosi e la rigidità tissutale (II e III stadio), Fisioestetica impiega tecnologie di radiofrequenza e onde d’urto capaci di stimolare la rigenerazione dei tessuti e migliorare la compattezza cutanea:

  • BTL Exilis Elite → combina radiofrequenza e ultrasuoni focalizzati, stimolando collagene ed elastina e migliorando la tonicità della pelle.
  • Storz Medical Masterpuls 200 Ultra → sistema a onde d’urto radiali, dotato di manipoli V-actor e Vacu-actor specifici per il trattamento della cellulite.
  • Duolith SD1 → onde d’urto focali con manipolo defocalizzato, efficaci nel trattare la cellulite profonda e nel favorire la rigenerazione tissutale.
  • BTL EMTone → unica tecnologia che combina onde d’urto e radiofrequenza in un’unica seduta, agendo simultaneamente su microcircolo e struttura dermica.

Un approccio integrato e progressivo

Ogni trattamento è parte di un percorso progressivo, calibrato in base allo stadio clinico, alla reattività dei tessuti e alle esigenze individuali del paziente.


L’obiettivo è intervenire in modo efficace ma sempre rispettoso della fisiologia cutanea, ottenendo una
riduzione visibile della cellulite e un miglioramento complessivo della qualità della pelle.

La corretta diagnosi dello stadio evolutivo è essenziale per scegliere la metodica più efficace e rispettosa della fisiologia cutanea.